28 giugno 2009

Goodbye.

Non imparerò mai a dire addio.
Neanche quando me l'aspetto, neanche quando so che succederà, neanche quando lo sento.

Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, eppure facevo finta che non fosse così.
Non mi sono nemmeno allarmata del fatto che non rispondessi agli sms.
Cieca fino alla fine nella mia negazione.

La voce al telefono mi dice "ho una brutta notizia", e io nemmeno penso che possa essere tu, finché non lo dice.

Scrivo tra le lacrime mentre mi si accavallano ricordi che nemmeno credevo esistessero ancora, come se il passato fosse venuto a bussare alla porta con tutte le nostre foto e i nostri messaggi.
E mi sembra insopportabile essere rimasta l'unica a ricordare le cose che abbiamo vissuto io e te soltanto.


Ricordo che quando piangevo mi rifugiavo da te. Sei stato il primo a sapere che avevo rotto con Ale, quello la cui camicia ho inzuppato al funerale di Giordano.

Piangevo con te.
Ora piango per te.

Addio.
Lo scrivo, perché non lo so dire.


Jazz by bardo
Courtesy of bardo

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1 Bolle di sapone:

Anonymous lau' :

..mi mancano le parole ma vorrei almeno starti vicina. ti chiamo, parla tu o piangi o non parlare. ricordo bene il primo anno di università alla mensa, come giustamente dici tu, quei ricordi che neppure si pensava di avere che affiorano.
un abbraccio forte forte.
lau'

29/6/09 09:34  

Soffia!

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