Warm little center
Sono felice.
Sono soddisfatta.
Il lavoro mi stressa, il cambio di turno promesso tarda ad arrivare, inizio a non andare più d'accordo proprio con tutti tutti, in studio.
Mi trovo a fare da spugna per i problemi e le tensioni delle persone che amo, a cercare per loro soluzioni che non arrivano, ad accollarmi la parte più onerosa per alleggerire loro.
Ho poco tempo per le cose che mi piacciono, devo formattare il computer da due settimane, ormai leggo solo una mezz'ora al giorno in pausa pranzo, riviste e fumetti si accumulano ancora nel cellophane senza che nemmeno li guardi.
Di tutti i vestiti che ho non metto quasi più niente. Al lavoro ci vado vestita comoda, e là ho la divisa. La sera torno tardi e non esco quasi mai. Il weekend pure mi trova così stanca da preferire il divano a molte altre alternative, così nel mio cesto della roba da lavare ci sono quasi esclusivamente camicie bianche, completi scuri e pantaloni della tuta.
Ci sto mettendo settimane a dipingere e decorare una scatola di legno, perché non ho mai sufficiente tempo consecutivo per metterci mano. Procedo a mezz'orette qui e là a centimetrini per volta.
Sono diventata una fan di ebay e dei cataloghi dei negozi, perché non ho tempo di andare in giro a fare shopping, e al massimo posso correre qui e là n pausa pranzo e dire alla commessa "mi dia questo" indicando il catalogo.
Ho problemi digestivi perché il turno che mi tocca fare al lavoro mi sballa tutti gli orari dei pasti.
Eppure.
Sono felice.
E sono soddisfatta.
Dormo profondissimamente 8 ore di fila.
Per qualche strana ragione, incomprensibile ai miei occhi, tutto questo stress, tensione, frenesia, non toccano minimamente il mio animo. Ho la gastrite, i muscoli tesi e le occhiaie, ma sto bene.
Sono felice.
Ho trovato il mio piccolo centro caldo, come direbbe Tyler Durden.
Sono soddisfatta.
Il lavoro mi stressa, il cambio di turno promesso tarda ad arrivare, inizio a non andare più d'accordo proprio con tutti tutti, in studio.
Mi trovo a fare da spugna per i problemi e le tensioni delle persone che amo, a cercare per loro soluzioni che non arrivano, ad accollarmi la parte più onerosa per alleggerire loro.
Ho poco tempo per le cose che mi piacciono, devo formattare il computer da due settimane, ormai leggo solo una mezz'ora al giorno in pausa pranzo, riviste e fumetti si accumulano ancora nel cellophane senza che nemmeno li guardi.
Di tutti i vestiti che ho non metto quasi più niente. Al lavoro ci vado vestita comoda, e là ho la divisa. La sera torno tardi e non esco quasi mai. Il weekend pure mi trova così stanca da preferire il divano a molte altre alternative, così nel mio cesto della roba da lavare ci sono quasi esclusivamente camicie bianche, completi scuri e pantaloni della tuta.
Ci sto mettendo settimane a dipingere e decorare una scatola di legno, perché non ho mai sufficiente tempo consecutivo per metterci mano. Procedo a mezz'orette qui e là a centimetrini per volta.
Sono diventata una fan di ebay e dei cataloghi dei negozi, perché non ho tempo di andare in giro a fare shopping, e al massimo posso correre qui e là n pausa pranzo e dire alla commessa "mi dia questo" indicando il catalogo.
Ho problemi digestivi perché il turno che mi tocca fare al lavoro mi sballa tutti gli orari dei pasti.
Eppure.
Sono felice.
E sono soddisfatta.
Dormo profondissimamente 8 ore di fila.
Per qualche strana ragione, incomprensibile ai miei occhi, tutto questo stress, tensione, frenesia, non toccano minimamente il mio animo. Ho la gastrite, i muscoli tesi e le occhiaie, ma sto bene.
Sono felice.
Ho trovato il mio piccolo centro caldo, come direbbe Tyler Durden.
Etichette: microchip emozionale
4 Bolle di sapone:
C'è un posticino per me vicino a quel piccolo centro caldo? :)
E pensa quando avrai imparato a ritagliare nel tuo inferno-che-non-ti-tocca tutto quello che ora, per inesperienza, non riesci. Starai daddìììo.
Sere: ovviamente. Tu sei sempre qui a un passo dal cuore.
Gìllo: non vedo l'ora zio, non vedo l'ora.
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Soffia!
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