18 agosto 2011

In fondo, non mi sei mai piaciuta davvero

In due giorni, tre persone mi hanno detto quanto si sentano libere di parlare con me più che con altri perché io ascolto senza giudicare.
Non credo sia del tutto vero. Non credo sia possibile non giudicare per niente.
Qualsiasi cosa ci venga data, arriva dopo aver passato il nostro filtro personale, e pertanto non sarà mai totalmente scevra da un'opinione - che non è un giudizio nel senso di condanna o approvazione, ma comunque è una categorizzazione se non altro in gradi di distanza da me.
Quindi la cosiddetta assenza di giudizio viene dopo, dopo aver rivestito il tutto della tua opinione, magari anche pessima, sulla faccenda. Viene quando anche davanti a qualcosa che non ti va, accetti.

Ma si accetta davvero, quando ci riguarda?
Davvero dietro all'amor di libertà c'è accettazione vera, o ci sono varie versioni di "occhio non vede cuore non duole" e "ti adoro ma se t'incontro sola son cazzi tuoi"?
Quanti di quei rapporti che si creano tra persone che condividono qualcuno sono veri o piuttosto influenzati dalle relazioni comuni?
Come può accadere che una persona ti dica quanto meravigliosa sei e quanto non veda l'ora di incontrarti e conoscerti meglio, eppure scoprire poi che probabilmente ti odia dal profondo e ti vorrebbe morta? Come può amarti finché non si pone domande, e odiarti quando si trova davanti alle risposte che evitava? Ti amava davvero prima, quando sospettava soltanto? Si può accettare la contraddizione come frutto di circostanze contrastanti? O come si sceglie a cosa credere?

Io quando amo, amo.
E quando odio, odio.
Posso essere cordiale con chi odio, perché sono civile. Ma non mostrerò mai simpatia dove non ne provo.
Cambio idea ogni tanto, quello sì. C'è chi può testimoniare che sono passata dal volergli strappare le unghie a affezionarmi tanto da sentirne la mancanza.
Ma quando volevo strappargli le unghie, quello mostravo. E quando ne sentivo la mancanza, altrettanto.

Io non so individuare al volo le opacità. Né le doppie facce. Non capisco mai al primo colpo chi è sincero e chi no. Quando ci arrivo, è sempre un pelino troppo tardi per salvarmi, e ne soffro.
Perché ovviamente succede sempre con persone a cui mi affeziono - chi non mi interessa non lo faccio avvicinare a sufficienza, anzi non me ne accorgo neanche.

Mi preparo al prossimo "in fondo non mi sei mai piaciuta davvero."

mask

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S'ha decisamente da parlare.

18/8/11 14:13  

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