Punti di vista
Tutto quanto è una questione di punti di vista. Relativo. Come i puntini grigi che sembrano chiari in campo nero e scuri in campo bianco.
Per esempio, sono giunta a chiarezza su alcune cose della mia vita dopo due lunghe chiacchierate, tra ieri sera e oggi pomeriggio, con due donne splendide; una che è me allo specchio e sapete tutti di chi parlo, l'altra è una new entry che mi è decisamente più lontana eppure molto affine, almeno da parte mia (e ci risiamo coi relativismi)
Per esempio, è normale che a soli 22 anni io non sia ancora soddisfatta della mia vita. Allo stesso tempo però, è scoraggiante che già a 22 anni io sia insoddisfatta della mia vita. Dipende da quale lato del bicchiere ti trovi.
Poi a volte capita che da qualunque lato la guardi il risultato sia lo stesso. Per esempio, qualsiasi cosa scelga di fare con l'università è una perdita di tempo e soldi. Perché se mollo ho sprecato tre anni, se continuo spreco i tre a venire. Tempo che avrei potuto/potrei usare per raggiungere qualcosa di un po' più concreto e di cui al momento sento la mancanza più di ogni altra cosa.
Non mi credevo così tradizionalista. Eppure i miei obiettivi primari adesso sono nell'ordine trovare un lavoro, una casa, e poi alla lunga mettere su famiglia. Lo studio è sceso moltissimo nella graduatoria, probabilmente perché nel mio caso non porta a nulla delle cose succitate, sarebbe solo il personale piacere di portare a termine qualcosa che ho iniziato. Che più che un piacere si stia rivelando una gran fatica lasciamolo momentaneamente da parte.
Sicuramente sono ancora giovane per cercare una stabilità economica e sentimentale tale da permettermi di "metter su famiglia", ma sono anche decisamente troppo cresciuta per crogiolarmi con i soldi dei miei (che tra parentesi non dureranno ancora a lungo vista l'età di papà).
E' 'sto limbo che mi distrugge.
Nel frattempo l'apice della mia serata saranno le lasagne mangiate sul divano e il libro di Alan Moore con l'introduzione di Neil Gaiman.
Per esempio, sono giunta a chiarezza su alcune cose della mia vita dopo due lunghe chiacchierate, tra ieri sera e oggi pomeriggio, con due donne splendide; una che è me allo specchio e sapete tutti di chi parlo, l'altra è una new entry che mi è decisamente più lontana eppure molto affine, almeno da parte mia (e ci risiamo coi relativismi)
Per esempio, è normale che a soli 22 anni io non sia ancora soddisfatta della mia vita. Allo stesso tempo però, è scoraggiante che già a 22 anni io sia insoddisfatta della mia vita. Dipende da quale lato del bicchiere ti trovi.
Poi a volte capita che da qualunque lato la guardi il risultato sia lo stesso. Per esempio, qualsiasi cosa scelga di fare con l'università è una perdita di tempo e soldi. Perché se mollo ho sprecato tre anni, se continuo spreco i tre a venire. Tempo che avrei potuto/potrei usare per raggiungere qualcosa di un po' più concreto e di cui al momento sento la mancanza più di ogni altra cosa.
Non mi credevo così tradizionalista. Eppure i miei obiettivi primari adesso sono nell'ordine trovare un lavoro, una casa, e poi alla lunga mettere su famiglia. Lo studio è sceso moltissimo nella graduatoria, probabilmente perché nel mio caso non porta a nulla delle cose succitate, sarebbe solo il personale piacere di portare a termine qualcosa che ho iniziato. Che più che un piacere si stia rivelando una gran fatica lasciamolo momentaneamente da parte.
Sicuramente sono ancora giovane per cercare una stabilità economica e sentimentale tale da permettermi di "metter su famiglia", ma sono anche decisamente troppo cresciuta per crogiolarmi con i soldi dei miei (che tra parentesi non dureranno ancora a lungo vista l'età di papà).
E' 'sto limbo che mi distrugge.
Nel frattempo l'apice della mia serata saranno le lasagne mangiate sul divano e il libro di Alan Moore con l'introduzione di Neil Gaiman.
Etichette: microchip emozionale
2 Bolle di sapone:
mmm..
vergognoso quanto siamo simili sotto certi punti di vista..e sai a cosa mi riferisco...
il fatto è che quando si è sospesi al cosa che più è naturale fare è restare tali..ma è anche il più grossolano errore temo...
un abbraccio piccola...
Abbandonare una cosa a metà non è disdicevole se è frutto di una motivazione forte almeno quanto quella che ci spingerebbe a continuare.
> il libro di Alan Moore con
> l'introduzione di Neil Gaiman
E meno male che non è il contrario... coff.. :-D
(zio Gil maschilista)
Soffia!
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