25 agosto 2008

Off the road

Le vacanze sono finite. L'estate ancora purtroppo no, ma è solo questione di tempo per fortuna.
Il dannato sole non demorde, riesce a filtrare orrendamente caldo anche attraverso le spumose nuvole bianche che abitano il cielo di oggi.
Persino i cubetti di ghiaccio nel mio bicchiere di plastica fucsia sono a forma di sole, tanti piccoli soli sorridenti. Che c'avranno da ridere, poi.
Speravo in una Milano un po' più fresca e grigia. Dopo l'insuperabile sensazione di casa data dal mollare la macchina in via Silva per fare colazione al solito bar alle 8:03 del mattino mentre la 68 si ferma al semaforo e lo smog pizzica le narici, tutto ha perso un po' il suo fascino quando il caldo ha prepotentemente ricordato che è ancora estate.
Come sempre in questo periodo, e forse anzi un po' più del solito da che il nord ha abbassato di qualche grado la mia percezione del freddo, agogno le mie sciarpe con le frange e le mie parigine a righe. Per non parlare dei miei stivaletti col tacco, il maglioncino stile impero e la borsa di broccato che mi chiamano dalla valigia, ancora vergini.
(Meno preoccupazione per il mio ultimo capriccio, un bikini confezionato su misura che sarà pronto mercoledì e che non metterò prima dell'anno prossimo quando un solo etto in più me lo renderà imperfetto quanto basta per non sembrare più confezionato su misura. La cosa non era calcolata o voluta, era solo precognita, ma lo volevo e lo volevo subito.)

Avevo detto di non voler viaggiare quast'estate. Di aver viaggiato così tanto questo inverno/primavera da non poterne più. Invece ho fatto Milano-Tampere-Jyvaskyla-Ruissaret-Joensuu tanto per incominciare. E poi Sestri-Roma-Amiata, per non perdere l'abitudine.
Ho organizzato viaggi, ho organizzato gite. Sono sopravvissuta quattro giorni su un'isola senza elettricità ne acqua corrente. Ho visto finalmente Bomarzo. Ho visto le Marmore e mi sono parata ai piedi della cascate ad occhi chiusi e braccia aperte a prendere l'acqua. Mi sono spalmata di sale e miele. Ho fatto il bagno nuda in un lago. Ho cucinato in cucine non mie. Ho girato Roma in motorino. Non in Vespa, e lui non era Gregory Peck, ma io non ero Audrey Hepburn del resto, ed è stato molto meglio così. Ho incontrato persone dove non aspettavo di incontrarle e ne ho trovate altre esattamente dove le volevo. Mi sono anche fatta trovare, più facilmente di quanto fosse conveniente e saggio, e sono apparsa all'improvviso. Altre persone le sono andate a cercare, e una l'ho trovata dall'altro lato di un ponte attraversato di corsa. Ho visto una stella cadente sdraiata su un materasso ad acqua, ma ero così confusa e impreparata da perdere l'occasione. Ho cantato Mina, tante volte. Ho scampato di farlo in pubblico perché non sapevano gli accordi. Mi sono rotolata in un prato secco e mi sono graffiata i fianchi con gli sterpi. Le crosticine sono ancora lì e vorrei che rimanessero lì per sempre come piccoli ricordi. Ho percorso un po' di strada con una grande farfalla in mano. Non la tenevo, ci è venuta da sola e non voleva scendere. Abbiamo parlato un po', e l'ho convinta a farsi lasciare su dei fiori, ma solo perché a casa mia il gatto se la sarebbe mangiata. Ho visto tanti film, e uno in particolare l'ho amato tanto da rivederlo e cercarlo e citarlo a ogni piè sospinto. Ho trovato alcune risposte, e quindi mi sono fatta più domande, per non correre il rischio di restar senza. Ho avuto e dato i baci che volevo, come li volevo, come piacciono a me. Non abbastanza, ma è questo a dar loro quel sapore.
Sono stata meravigliosamente sconsiderata e impulsiva.

Resta quell'amarognolo gusto d'autunno prossimo, di già finito e di non abbastanza, che è però responsabile della perfezione del ricordo. Un chilometro in più, un giorno in più, un bacio in più e tutto sarebbe diverso, non peggiore, non migliore, ma diverso.
Ho delle aspettative per questo autunno. E dei progetti. Che per una volta riguardano me sola e nessun altro. E vediamo se ho quello che serve per realizzarli.


farfalla
Courtesy of Violadelconte


- Certo che siamo proprio insignificanti davanti all'universo.
- Parla per te, scusa!

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2 Bolle di sapone:

Anonymous Anonimo :

Un'estate piena -viaggi sempre!-, ma sei stata ancora sconsiderata ed impulsiva?

26/8/08 03:57  
Anonymous Anonimo :

She is doing good.
She is doing so much better. :)

26/8/08 12:46  

Soffia!

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