Saldi!

Da quando faccio la commessa approfittare dei saldi è una specie di obbligo morale. Probabilmente deve essere una sorta di compensazione per lo stress che mi comporta lo stare dall'altro lato del bancone.
Sta di fatto che domenica dopo una mattina passata a servire clienti isteriche e pretenziose¹ e cambiare prezzi ai cartellini mi sono fiondata per le vie del centro con l'intento di accaparrarmi qualche bella mise che normalmente non mi sarei permessa, intento meglio riuscito oggi ma che ancora non considero del tutto portato a termine.

Al momento al mio attivo ho uno splendido sottogiacca di velluto turchese, un completino intimo di raso da favola, una camicia da notte con i gufi (sì, un'altra) e un paio di collant a fiori.
Ho lasciato perdere gli stivali di pelle ché se ne compro un altro paio esco di casa, e mi è però rimasto nel cuore un vestitino di velluto nero un po' fuori dalla mia portata economica che non ho nemmeno provato per evitarmi la tentazione con la scusa che "tanto di certo la 42 non ce l'hanno più".
Conoscendomi, spero solo che la 42 non ce l'abbiano davvero, o di non ripassare di fronte al negozio finché ce l'hanno. O che mi caschi un manichino in testa appena cerco di comprarlo. Una cosa così ecco.

¹Per esempio:
Cliente: "Comesarebbeadirechenonc'èpiùlataglia???"
Io penso: "O PEZZO DI CRETINA, TI PARE CHE SALDIAMO I NUOVI ARRIVI????"
Io dico: "Lo so signora, ma sa con i regali di Natale molte cose sono andate a ruba...*blablabla*"