26 maggio 2007

De amicitia

Ho avuto molto da rilfettere ultimamente sul concetto di amicizia.

Facciamo un esempio. In un insieme di persone A abbiamo x che porta via la ragazza a y. Giustamente x non vuol più vedere y (né la sua ex, che chiameremo z). Che succede? Che tutti gli elementi n dell'insieme A continuano a voler bene e stimare allo stesso modo di prima x, y e z, e che sta a loro tre organizzarsi per non doversi incontrare in eventuali occasioni di ritrovo. Questa è amicizia.
Ora prendiamo l'insieme B. Sorge un equivoco tra da una parte x e dall'altra y e z. Invece di risolverlo x cova e aizza gli elementi n contro y e z. Risolvere l'equivoco non serve perché ormai y e z vengono ostracizzati a priori da tutti gli n. Questa è povertà di spirito.
Certa gente perde di vista i grandi valori per impuntarsi sui capricci spacciandoli per princìpi morali.
Certa gente non mi dispiace averla persa per strada, del resto.

Ho ritrovato tutta la fiducia nell'amicizia in un attimo però.
Aspettare l'alba su una sdraio avvolti in una grande coperta parlando dei recenti cambiamenti delle nostre vite.
Rendermi conto che non ricordo quando e dove ho conosciuto il mio ragazzo perché ci conoscevamo da tanto tempo prima di metterci insieme.
Cantare insieme sotto il palco le canzoni del gruppo che è cresciuto con noi, unendo due gruppi di amici che ora dopo anni non si distinguono più.
Sentire un bestemmiatore ateo scusarsi per il linguaggio con un cattolico.
Non ricordarmi cos'ho mangiato a pranzo, ma chiedere a quella persona che non vedo né sento da tanto tempo se ha poi passato quelle selezioni di cui mi aveva parlato mesi prima.
Ricevere un complimento solo perché lo pensa davvero, senza secondi fini.
Ridere a crepapelle con la sorella e la nuova ragazza del mio ex, come se ci conoscessimo da una vita.
Avere davvero quell'impressione.
Sentirmi a mio agio con tutti loro, sempre e comunque nonostante quello che sono e quello che faccio.

Queste sono le cose che contano.

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3 Bolle di sapone:

Anonymous Anonimo :

beh...spero di non essere una di quelle persone che sei contenta di aver perso per strada...(ma è grammaticalmente corretta questa frase?)
cmq, dopo averti visto solo di sfuggita alla fermata del tram e aver paccato alla cena di classe,mi era tornata la curiosità di sapere che fine avessi fatto...(complice la laura che mi ha detto dell'incidente...brutto affare ma non darti alle bici!!)
...almeno hai capito chi sono, bestia?! sono la gaia...quella del liceo (nel caso ne avessi incontrata qualcun'altra negli anni...)
La mia mail non è cambiata...se hai voglia di sprecare un po' di tempo aggiornami su tutti i tuoi pettegolezzi, ok? come sempre ti slinguazzo!!!
Gaia

28/5/07 18:43  
Blogger IrishNimue :

Mi piace leggerti così Ceci :)

30/5/07 10:49  
Blogger politropa :

@ Gaia: Ma ti pare possibile che non mi ricordi della mia tzantzara dzodzona preferita?? Ho già sguinzagliato la Laura per una serata tra donne, appena ho un minuto ti sommergo di notizie (e niente bici tranquilla, non ci so andare :P) ^^
@ Sere: Ebbè Sere, c'è complice anche la nostra chiacchierata :* Grazie ^^

31/5/07 11:42  

Soffia!

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