A night without
Ieri era una notte senza. Non perché mancasse qualcosa, ma perché aleggiava una canzone, A night without appunto¹.
Una notte con tutti i vecchi amici.
Una notte con delle vecchie canzoni.
Una notte in cui Michele indossava, come sempre anche quando non c'ero, la camicia che gli regalai 4 anni fa, eletta a divisa da concerto.
Una notte in cui è stata suonata anche Fuck it Up, vecchia e brutta e insulsa, ma speciale per noi che l'abbiamo sentita da appena composta quasi dieci anni fa e che saltavamo e la gridavamo ieri come allora.
Una notte per il revival, ballato sul cubo tra amiche come da adolescenti, sotto gli occhi di ragazzi ormai più giovani ma ugualmente sbavanti.
Una notte in cui anche se non li vedevi da più di una anno gli amici erano sempre amici, e ti chiedevano che avessi fatto e stessi facendo ora come se la tua assenza nell'ultimo enorme lasso di tempo fosse stata una fortuita breve cirocostanza.
Una di quelle notti che ti fanno chiedere perché hai smesso di mantenere i contatti, perché non fanno ancora parte della tua vita.
Una di quelle notti in cui il tuo amore per loro è lo stesso di un tempo e lo puoi anche dimostrare.
Tutto ciò lo scrivi ora.
Ora che sei ubriaca da un pranzo cui hai partecipato con il lui che teoricamente è quello sbagliato.
Lui che ha ricevuto inviti futuri dai tuoi amici, cosa che sai non buona, ma in fondo sei felice.
Lui che ti dice che vorrebbe stare con te ma che entrambi sapete non è la mossa giusta, o almeno non adesso e chissà per quanto.
Lui che comunque è colui a cui pensi quando vivi qualcosa di bellissimo che vorresti condividere, come la notte scorsa.
Lui che non ti toglie le mani di dosso, e che non riesci a smettere di desiderare.
Lui che, nonostante tutto, non vuoi etichettare perché sai come sei fatta e cambiare punto di vista su di lui ti farebbe più male degli altri.
A volte essere ubriaca è bello perché permette di scrivere senza filtri quello che pensi e provi.
Non vedo l'ora di essere sobria per rileggerlo e capirlo.
Una notte con tutti i vecchi amici.
Una notte con delle vecchie canzoni.
Una notte in cui Michele indossava, come sempre anche quando non c'ero, la camicia che gli regalai 4 anni fa, eletta a divisa da concerto.
Una notte in cui è stata suonata anche Fuck it Up, vecchia e brutta e insulsa, ma speciale per noi che l'abbiamo sentita da appena composta quasi dieci anni fa e che saltavamo e la gridavamo ieri come allora.
Una notte per il revival, ballato sul cubo tra amiche come da adolescenti, sotto gli occhi di ragazzi ormai più giovani ma ugualmente sbavanti.
Una notte in cui anche se non li vedevi da più di una anno gli amici erano sempre amici, e ti chiedevano che avessi fatto e stessi facendo ora come se la tua assenza nell'ultimo enorme lasso di tempo fosse stata una fortuita breve cirocostanza.
Una di quelle notti che ti fanno chiedere perché hai smesso di mantenere i contatti, perché non fanno ancora parte della tua vita.
Una di quelle notti in cui il tuo amore per loro è lo stesso di un tempo e lo puoi anche dimostrare.
Tutto ciò lo scrivi ora.
Ora che sei ubriaca da un pranzo cui hai partecipato con il lui che teoricamente è quello sbagliato.
Lui che ha ricevuto inviti futuri dai tuoi amici, cosa che sai non buona, ma in fondo sei felice.
Lui che ti dice che vorrebbe stare con te ma che entrambi sapete non è la mossa giusta, o almeno non adesso e chissà per quanto.
Lui che comunque è colui a cui pensi quando vivi qualcosa di bellissimo che vorresti condividere, come la notte scorsa.
Lui che non ti toglie le mani di dosso, e che non riesci a smettere di desiderare.
Lui che, nonostante tutto, non vuoi etichettare perché sai come sei fatta e cambiare punto di vista su di lui ti farebbe più male degli altri.
A volte essere ubriaca è bello perché permette di scrivere senza filtri quello che pensi e provi.
Non vedo l'ora di essere sobria per rileggerlo e capirlo.
¹Edito: citazione da un mio vecchio blog, 29/09/05:
"...proseguono con "A night without" e qui la testa parte, viaggia da sola, io conosco bene questa canzone, la conoscevo anche prima che la componessero, sin da quel post così vero e profondo che era proprio questo testo, "notte senza", ricordi Mic? Ne parlammo una sera..."
"...proseguono con "A night without" e qui la testa parte, viaggia da sola, io conosco bene questa canzone, la conoscevo anche prima che la componessero, sin da quel post così vero e profondo che era proprio questo testo, "notte senza", ricordi Mic? Ne parlammo una sera..."
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