12 marzo 2011

*click*

A volte nel cervello scatta qualcosa. Magari qualcosa su cui hai ragionato tanto tempo, l'hai capito, ci hai rimuginato su, l'hai accettato, l'hai razionalizzato. E credi di averlo fatto tuo. Ogni tanto tornano dei dubbi, ma dopo averli rimirati un po' li infili sotto quel tappeto di buonsenso che ti sei tessuta.

E invece un giorno *click*

E ti accorgi che senza quel piccolo scatto, nulla era vero. Che ti eri ingannata molto bene, in totale buona fede, e credevi davvero di averla fatta, quella conquista. E probabilmente tutto questo lavoro ha fatto sì che il click arrivasse, magari lo staresti ancora aspettando, staresti ancora piangendo. Ma è lui che conta, è quell'inversione polare nel tuo cervello, senza lo scatto, è un'investimento a fondo perduto.

E la luce cambia, su tutto. I punti di vista mutano angolazione, scopri tagli nuovi, pieghe che avevano nascosto sfumature.
E' come aggiungere la quarta dimensione alla normale percezione. Non cambia la sostanza, ma cambia come tu la percepisci.

Dura? Ah, non lo so.
Di certo un'era finisce e ne inizia un'altra.
Di certo un pochino ti resta dentro.
Di certo non riuscirai più a tornare come prima.
Per fortuna.

Di certo, fa parte di quei piccoli eventi che ti costruiscono, quei piccoli traguardi da festeggiare.


Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione.
(James Russell Lowell)

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