17 settembre 2009

Rimembranze

Passeggiavano sul marciapiede opposto al mio. Lei con lunghi capelli ricci, che spiovevano sulla spalla di lui a cui teneva il capo appoggiato, e la mano nella tasca posteriore dei suoi jeans. Lui le cingeva la vita col braccio opposto, e cadenzava il passo per adeguarlo al suo. Quel passo lento e vacuo di chi non ha niente di preciso da fare, solo godere dell'essere insieme.
Sembravano grandi - di questi tempi sembrano tutti troppo più grandi - ma i tratti del loro viso erano ancora acerbi, freschi, con negli occhi quella malcelata luce di chi ha in mano il mondo e non ne è del tutto consapevole.
Mi ha fatto pensare a quei tempi, quando i nostri problemi più grandi erano come conciliare il cinema oggi con l'interrogazione domani, come convincere i genitori a permetterci di andare in motorino con lui, come spuntare una vacanza da soli, trovare un posto dove fare l'amore.
Quei tempi in cui bastava scegliersi, poi si sarebbe cresciuti insieme. Non c'era da far combaciare personalità ormai formate e definite, e soprattutto non importava. E non ci si lasciava per incompatibilità, ma per frenetico desiderio di avere di più, di più nuovo, di più bello ancora.
Ogni giorno ci sembrava inaffrontabile, e ogni sera era una conquista.

Ma i giorni passano uno dopo l'altro, e anche la percezione del tempo cambia. Cambiano i punti di vista, cambiano le priorità, cambiamo noi, soprattutto.
I problemi diventano se ci daranno le ferie contemporaneamente, dove/quando/se andare a vivere insieme, come non invadere i rispettivi spazi, come rispettare le altrui abitudini. Ci sono angoli da smussare, e altri da lasciare integri accettando che pungano. Prendere atto delle incompatibilità e decidere se e quanto peso abbiano, e che direzione prendere.

Eppure, arriva il momento. Prima o poi ti capita di essere a passeggio su un qualsiasi marciapiede di una qualsiasi città, abbracciati, con quel passo che non porta davvero in nessun luogo particolare, felici solo dell'essere insieme. E lui ha la barba lunga, e tu rimedi col trucco quella freschezza che non compare più sul tuo viso, e vi scoprite ad amare quei piccoli segni che la vita vi ha lasciato addosso. E avete più responsabilità, più anni, più pensieri, e nessuno di voi due ha più il mondo in mano, ma stringendo quella dell'altro la sensazione è la stessa.

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