30 agosto 2008

Odio

Odio il sole che picchia sulla mia finestra dall'alba al primo pomeriggio.
Odio la discoteca estiva che anche stanotte m'ha tenuta sveglia fino alle 3.
Odio che lei abbia dormito nel mio letto, anche se non al mio posto.
Odio non aver più voglia di fare una cosa che solo ieri mi elettrizzava.
Odio aver deciso di non studiare più anche se so che dovrei.
Odio che quelle 6 fantastiche ore alle terme non mi abbiano calmato nemmeno un pochino.
Odio finire sempre in lacrime e mostrarmi più debole di quanto vorrei.
Odio il frigo vuoto e la non voglia di uscire a far spesa.
Odio Como perché ci volevo andare oggi e invece no.
Odio Mikko quand'è ubriaco e lo usa come scusa per quello che fa.
Odio incrociare le persone su skype per mezzo secondo e perderle.
Odio che ci siano ancora 23 giorni di estate.
Odio aver tanti progetti e non portarne mai a termine uno.
Odio odiare la situazione in cui mi sono messa di mia volontà.
Odio sapere che era la cosa giusta da fare e che ne vedrò i frutti.
Odio non essere ancora stata dal parrucchiere.
Odio non avere i soldi per le calze di sockdreams e la mooncup.
Odio i 587,5 MB di spazio rimasti sul mio disco.
Odio la possibilità che mi si proponga un threesome senza che sappia che rispondere.
Odio che i miei impasti non lievitino mai abbastanza.
Odio Roma e il non poterci andare di nuovo per chissà quanto tempo.
Odio invidiare Giulia e Claudio per avere un motivo per sfogliare i cataloghi Ikea.
Odio che il tempo non mi basti mai pur non facendo nulla.
Odio non trovare dvd originali coi sottotitoli sia in inglese che in italiano.
Odio essere pessima a mantenere i contatti con gli amici anche quando mi mancano.
Odio che il sonno mancato mi renda irritabile e acida, oltre che lamentosa.

Ma adesso vado a mettermi sul divano con un film, e spero di addormentarmi. E quando mi sveglio faccio dei biscotti, che tanto non devono lievitare.
Perché dopotutto odio anche essere di quest'umore.

Etichette:

25 agosto 2008

Off the road

Le vacanze sono finite. L'estate ancora purtroppo no, ma è solo questione di tempo per fortuna.
Il dannato sole non demorde, riesce a filtrare orrendamente caldo anche attraverso le spumose nuvole bianche che abitano il cielo di oggi.
Persino i cubetti di ghiaccio nel mio bicchiere di plastica fucsia sono a forma di sole, tanti piccoli soli sorridenti. Che c'avranno da ridere, poi.
Speravo in una Milano un po' più fresca e grigia. Dopo l'insuperabile sensazione di casa data dal mollare la macchina in via Silva per fare colazione al solito bar alle 8:03 del mattino mentre la 68 si ferma al semaforo e lo smog pizzica le narici, tutto ha perso un po' il suo fascino quando il caldo ha prepotentemente ricordato che è ancora estate.
Come sempre in questo periodo, e forse anzi un po' più del solito da che il nord ha abbassato di qualche grado la mia percezione del freddo, agogno le mie sciarpe con le frange e le mie parigine a righe. Per non parlare dei miei stivaletti col tacco, il maglioncino stile impero e la borsa di broccato che mi chiamano dalla valigia, ancora vergini.
(Meno preoccupazione per il mio ultimo capriccio, un bikini confezionato su misura che sarà pronto mercoledì e che non metterò prima dell'anno prossimo quando un solo etto in più me lo renderà imperfetto quanto basta per non sembrare più confezionato su misura. La cosa non era calcolata o voluta, era solo precognita, ma lo volevo e lo volevo subito.)

Avevo detto di non voler viaggiare quast'estate. Di aver viaggiato così tanto questo inverno/primavera da non poterne più. Invece ho fatto Milano-Tampere-Jyvaskyla-Ruissaret-Joensuu tanto per incominciare. E poi Sestri-Roma-Amiata, per non perdere l'abitudine.
Ho organizzato viaggi, ho organizzato gite. Sono sopravvissuta quattro giorni su un'isola senza elettricità ne acqua corrente. Ho visto finalmente Bomarzo. Ho visto le Marmore e mi sono parata ai piedi della cascate ad occhi chiusi e braccia aperte a prendere l'acqua. Mi sono spalmata di sale e miele. Ho fatto il bagno nuda in un lago. Ho cucinato in cucine non mie. Ho girato Roma in motorino. Non in Vespa, e lui non era Gregory Peck, ma io non ero Audrey Hepburn del resto, ed è stato molto meglio così. Ho incontrato persone dove non aspettavo di incontrarle e ne ho trovate altre esattamente dove le volevo. Mi sono anche fatta trovare, più facilmente di quanto fosse conveniente e saggio, e sono apparsa all'improvviso. Altre persone le sono andate a cercare, e una l'ho trovata dall'altro lato di un ponte attraversato di corsa. Ho visto una stella cadente sdraiata su un materasso ad acqua, ma ero così confusa e impreparata da perdere l'occasione. Ho cantato Mina, tante volte. Ho scampato di farlo in pubblico perché non sapevano gli accordi. Mi sono rotolata in un prato secco e mi sono graffiata i fianchi con gli sterpi. Le crosticine sono ancora lì e vorrei che rimanessero lì per sempre come piccoli ricordi. Ho percorso un po' di strada con una grande farfalla in mano. Non la tenevo, ci è venuta da sola e non voleva scendere. Abbiamo parlato un po', e l'ho convinta a farsi lasciare su dei fiori, ma solo perché a casa mia il gatto se la sarebbe mangiata. Ho visto tanti film, e uno in particolare l'ho amato tanto da rivederlo e cercarlo e citarlo a ogni piè sospinto. Ho trovato alcune risposte, e quindi mi sono fatta più domande, per non correre il rischio di restar senza. Ho avuto e dato i baci che volevo, come li volevo, come piacciono a me. Non abbastanza, ma è questo a dar loro quel sapore.
Sono stata meravigliosamente sconsiderata e impulsiva.

Resta quell'amarognolo gusto d'autunno prossimo, di già finito e di non abbastanza, che è però responsabile della perfezione del ricordo. Un chilometro in più, un giorno in più, un bacio in più e tutto sarebbe diverso, non peggiore, non migliore, ma diverso.
Ho delle aspettative per questo autunno. E dei progetti. Che per una volta riguardano me sola e nessun altro. E vediamo se ho quello che serve per realizzarli.


farfalla
Courtesy of Violadelconte


- Certo che siamo proprio insignificanti davanti all'universo.
- Parla per te, scusa!

Etichette: ,

Le mie foto
Nome:
Località: Milano, Italy

photo taker, love maker, coffee drinker, arch user, tree hugger, geek lover.

Powered by 

Blogger



Questo blog non è un essemmesse!