22 novembre 2007

Family girl

Ogni tanto (per non dire ogni spesso) il mondo mi stomaca. E dico a parte i soliti problemi di guerra, fondamentalismo, violenza, criminalità, inquinamento, malgoverno, corruzione, mattanza di povere creature, and so on and so forth. Parlo nella vita quotidiana.

Gente che sceglie il prossimo partner come fosse al banco della frutta (non necessariamente tastando la chiappa come fosse un pomodoro, ma quasi). Che non si premura di preoccuparsi se il suddetto candidato sia sul mercato o meno (ha forse importanza che ci sia una donna che lo presenta in giro come il suo ragazzo? perché dovrebbe!). Non voglio fare il bue della situazione¹, ma quello che mi chiedo è:
dov'è finito il valore del rapporto uomo-donna?
Il legame profondo, il sentirsi parte l'uno dell'altra, il condividere gli interessi, il piacere di passare il tempo insieme. Come si può scegliere tutto ciò? Ve lo dico io, non si può. Le cose devono capitare, non si possono decidere.
Da qualche tempo sono iscritta a OkCupid, che per chi non lo sapesse è un sito che in base a un'infinita serie di domande a cui rispondere ti dice quanto tu e l'utente X stareste bene assieme, come coppia o come amici (a più domande rispondi, più è accurato il risultato). I motivi per cui mi sono iscritta sono due: uno, per far piacere ad un'amica che mi ha chiesto di farlo, due, perché come dice Giak, non puoi dire di odiare una cosa finché non la provi. Bene ora lo so, e per esperienza. Possibile che io mi debba trovare subissata di messaggi di gente da tutto il mondo che dicono "ciao-sei carina-parla con me" e magari il nostro match è appena del 40%? Potrei ancora ancora capire un ragazzo della mia zona che di fronte a un 85% e a una comunione di interessi pensa di fare il tentativo. Ma così mi sa proprio di mercato della carne. Quasi quasi provo a mettere delle bruttissime foto false e vedere se la situazione cambia. Ma non serve neanche provare, so già la risposta.
E ora sto parlando di estranei, ma ne ho conosciuta, anche se non sempre direttamente, di gente del genere. Anzi alcuni di loro si annidano tra i miei lettori (già che ci siamo, una persona in particolare che ha davvero la faccia come il culo, se mi ricapiti tra i piedi uno sputo in un'occhio è il minimo che ti capita).

Per fortuna conosco anche coppie che, pur con tutti i difetti che inevitabilmente hanno, rappresentano per me la perfezione, perché pur nella loro personale imperfezione riescono a mantenere il loro legame più saldo possibile. E anche loro stanno tra voi che leggete, anzi sapete benissimo che sto parlando proprio di voi. Siete il mio modello, finché riesco ancora a sognare Lui e la nostra famiglia.
E qui mi fermo perché mi sembro Tettamanzi, però ecco, grazie.

friends


¹quello che dice "cornuto!" all'asino, per intenderci. Ho fatto i miei errori in passato e si sa, ma prima o poi tutti si cresce. Beh, quasi tutti.

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16 novembre 2007

Terzo nato in casa Ancestral

[ancestralmoon@nyyrikki ~]$ su -
Parola d'ordine:
[root@nyyrikki ~]#

Queste sono le piccole cose che mi danno felicità.
Il mio terzo nato, un pomeriggio insieme per metterlo a puntino, col caffé, la panna cotta e un po' di nuova buona musica.

Se ora la Toshiba mi da anche i miei 140€ di rimborso per Winzoz Svista e Worms 8, la felicità è completa :)

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12 novembre 2007

Stralci

Tratto da uno dei tanti deliri miei e dell'Irlandesa:

Sere:
più non ne vuoi più arrivano
Io:
i casi sono due: o il mio radar capisci-approccio è completamente andato in rovina, o faccio effetto solo a fine serata
Sere:
la seconda non è mica da escludere
Sere:
io ne ho un'altra
Sere:
sembra vada di moda esporsi solo a fine serata così, mal che vada, ormai il tempo è passato, la serata l'hai vissuta e se per caso va male tanto saresti andato via in ogni caso
Io:
interessante, non lo sapevo
Io:
comunque sia questo dimostra che il mio blog non lo legge nessuno :P
Sere:
ci sono arrivata in questo preciso istante parlando con te
Sere:
però mi sembra sensato
Sere:
hahaha io lo leggo!
Sere:
e non ci sto provando con te U_U
Io:
hihihi
Io:
sere guarda, se fra dieci anni le cose sono ancora così penose, ci mettiamo assieme io e te :P
Sere:
d'accordo, affare fatto
Sere:
io ho appena deciso
Sere:
che visto che quando cerchi non arriva nessuno e quando non vuoi nessuno arrivano i casi umani
Sere:
mi concentrerò intensamente sull'intenzione di volere XXX ma senza far nulla
Sere:
così tutti dovrebbero rincoglionirsi a metà strada
Sere:
e lasciarmi conseguentemente in pace
Sere:
poi ti dirò se funziona o meno
Io:
(comunque piccolo OT... mentre raccontavi di XXX è arrivato senza preavviso il prete per la benedizione della casa e mi sono nascosta... :P)
Sere:
hahaha
Sere:
minchia di già? a metà novembre?
Io:
ma che ne so guarda
Io:
pensavo fosse un ladro con una scusa

E poi mi si chiede perché amo quella donna. Tsk.

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08 novembre 2007

Epifania

Come spesso mi capita parlando con le mie due Donne (maiuscola dovuta, voi due sapete) ho avuto una specie di epifania. Come al solito non si tratta di capire qualcosa, decidere di qualcosa, scoprire qualcosa, ma semplicemente mettere a fuoco qualcosa che già c'è. Un po' come uno stereogramma. Basta concentrazione, e un pizzico di straniamento.

Di punto in bianco mi sono accorta di quanto stia bene da sola.
Non è una fase di transizione, non è un modo per riprendermi, è solo un fatto: da sola, sto bene.
Non sono mai stata da sola, neanche per brevi periodi. Anche quando non ero effettivamente legata, avevo sempre una figura maschile di riferimento - più di una in certi casi. Credevo di non saper stare da sola. Ma a quanto pare è solo che non avevo mai provato.

Il dolore c'è ancora, ovviamente, e meno male o mi verrebbe da credere di aver sprecato tutto il tempo trascorso con lui. E' fisiologico e umano, e me lo coccolo per bene. E' proprio questo dolore che mi fa avere la certezza che ne è valsa la pena.
E' sempre stato così facile per me avere un uomo (su, basta con la falsa modestia, sono carina e c'è una discreta coda alla mia porta =P), che non mi è mai passato per la testa che potessi non volerlo.
E siccome effettivamente, contrariamente a quanto ho sempre creduto, avere una storia richiede un enorme impegno e molta fatica, non intendo alzare un dito finché non ne varrà di nuovo la pena.

Dopotutto, non ne ho bisogno.
Anzi, detto tra noi, al momento sto meglio senza.


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