21 agosto 2010

Floating

Galleggio un po'.
Galleggio tra crisi ormonali e sprint adrenalinici.
Galleggio tra accessi di pianto e ottimismo scanzonato.
Galleggio tra "abbiamo perso tutto" e "sistemeremo tutto".
Galleggio su tacchi alti e rossetti dai colori violenti.
Galleggio tra un weekend a Firenze che non arriverà mai e una settimana a Parigi che manca ancora tanto ma è come se fose già qui.
Galleggio tra vecchi amici che hanno il senso di stabilità delle pietre miliari e nuove conoscenze che solleticano la curiosità.
Galleggio tra le email e i messaggi, e tra gli aperitivi e le cene.
Galleggio anche al lavoro, sprofondata nella mia sedia, tra chat e musica e libri e soprattutto chiacchiere con i colleghi.
Galleggio tra quella nuova tinta da provare e il timore di non vedermici per niente.
Galleggio tra i colori tenendo i bilico i pennelli.
Galleggio tra tutti i nuovi film che ho indecisa su quale vedere prima.

Galleggio in una nebbia un po' confusa che a tratti si dirada e a tratti si infittisce di nuovo, ma solo per un po', e galleggio sulla speranza che non sia solo un'illusione ottica che ci si stia pain paino avviando a una schiarita progressiva.


Il punto di tutto questo è che sto galleggiando, e finché galleggio vuol dire che non affogo :)




Etichette:

05 agosto 2010

I'm cold.

Da che riesco a ricordare, il freddo mi ha sempre tenuta insieme.
Quanto il caldo mi inebetisce, pur non disdegnado una vasca bollente o un idromassaggio alle terme, il freddo mi ha sempre dato sollievo alla mente come nient'altro.

Mi ricordo in Finlandia uscire sul balcone col solo pigiama per scrollarmi di dosso uno stress o un dolore, come mi ricordo qui a casa aprire in biancheria le finestre in autunno e inverno per sentire rabbrividire la pelle, e perfino ad Abbadia, uscire in veranda per trovare le vie di uscita, persino tre notti fa.

Pure oggi, a pezzi, sanguinante, piangente, e tutte quelle altre cose che non hanno nome ma solo tanti morsi allo stomaco e singulti, svegliarmi con la pioggia battente mi ha dato la forza di alzarmi e affrontare una giornata che credevo mi avrebbe trovata rotta e inutilizzabile entro due ore. Ho persino ricevuto, dopo i complimenti e ringraziamenti generali per la conclusione dell'operazione, quelli personali del capo, quando è venuto a sapere cosa sto affrontando, perché non ho fatto capire niente e lavorato ottimamente come al solito.

Ora sono in calzoncini davanti al cielo grigio più dolorosamente bello che riesca a ricordarmi, e questi 18 gradi sulla pelle nuda riescono a farmi scordare che è agosto e sono sola e ho perso tutto.

Sono sola.
E ho perso tutto.

Ma ti prego sole non tornare, lasciami il freddo ancora un po'...



Etichette:

Le mie foto
Nome:
Località: Milano, Italy

photo taker, love maker, coffee drinker, arch user, tree hugger, geek lover.

Powered by 

Blogger



Questo blog non è un essemmesse!