So long...

Su quel palco ho visto suonare diversi amici.
Ho alzato entrambe le mani fino a sentir male all'articolazione della spalla, nelle votazioni di Emergenza Rock.
Ci sono stata a due Perpetual Moonshine consecutivi.
Ci sono stata per il primo effettivo appuntamento con Corrado, quando ancora ci si sfiorava appena e ci si guardava negli occhi più a lungo possibile, senza saper smettere di sorridere.
Ci ho visto per la prima volta sia i Pain of Salvation che gli Opeth, oltre a tanti altri.
Ci ho accompagnato mia sorella per il suo primo concerto “da grande”, insieme a un'amica delle più vecchie che ho.
Ci ho ballato tanto, da sola, con le amiche, stretta stretta a qualcuno, non è che abbia importanza.
Ci ho dato dei baci notevoli, di molti tipi, un po' sospirati, un po' rubati, ma li ricordo tutti.
Ci ho organizzato la festa dei 18 anni di mia sorella, con l'aiuto di un amico che ci lavorava.
Mi ci sono ubriacata, in alcune occasioni.
Ci ho biascicato in diverse lingue con degli studenti stranieri.
Mi ci sono annoiata anche, senza dubbio, e sono stata stufa della musica e dell'alcol di pessima qualità.

Ma il punto è che ho appena saputo da Auro che il Rolling Stone chiude. E con tutti i bei ricordi che ho di cui è scenario, non posso che essere molto, molto, molto triste.