06 settembre 2010

Ripartenze, again

Altro settembre, altra corsa.
Ormai è risaputo, è il mio mese preferito.
E' il mese del freddo che inizia a tornare.
E' il mese delle foglie che arrossiscono.
E' il mese delle calze.
E' il mese della ripresa.
E' il mese del mio compleanno anche, quindi è un mese di conlcusioni e di ripartenze da zero.

Quest'anno anche se è settembre non sono così energetica come al solito, anzi sono estremamente fiacca e stanca, ma con quello che mi è caduto addosso è il minimo. Cionondimeno, ho deciso che deve essere comunque un mese di nuovi inizi, quindi ho dissipato almeno in parte gli stress estivi in un idromassaggio termale, preso in mano un paio di idee, e ridimensionato il tutto alla mia condizione di emotività precaria. Sottotono, ma riparto lo stesso.

Questo settembre saprà di pianoforte, di idromele, di pittura con le dita e di un po' di inchiostro su carta. Di sogni strani e di qualcuno che mi dica cosa vogliono dire. Di guide turistiche e prenotazioni online per il viaggio a Parigi che sarà il mio regalo di compleanno a me stessa.
Quest'anno sono 26, l'ultimo limite legale tra la gioventù e l'età adulta, basta sconti, basta agevolazioni, basta tariffe speciali, addio tessere studenti e versioni "giovane" di alcunché.
Mi pare giusto festeggiare come si deve, con una bella cenetta al Quartiere Latino.

Se c'è una cosa che quest'ultimo periodo mi ha ricordato è che se non mi do da sola le carezze di cui ho bisogno, nessuno lo farà per me, o se succede, non posso fare affidamento sulla prossima.
Se non altro, non mi farò mancare niente, e l'attesa di uno sperato passo altrui sarà più leggera.


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01 settembre 2010

Confusione.

E' indubbio che la tendenza umana all'auto contraddizione aumenti con lo stress. In una discussione, più uno si sente confuso di partenza o dal lato del torto più inizia a dire il contrario di tutto quello che ha appena detto, per riaffermarlo dopo una virgola e negarlo nuovamente dopo il punto e a capo.

Così in uno stesso discorso una persona sta con un'altra a riga 2, ma non è una vera relazione a riga 4, anche se si vedono tutti i giorni, e infatti non è rinunciabile a riga 7, pur senza starci insieme a riga 9 e 10. Nel frattempo a riga 3 parla di come equilibrare un altro rapporto, di cui ha paura a riga 6, che rivuole a riga 8 e che a riga 12 non ci sarà mai. Una terza persona, quella delle righe 1 e 5, è morta ma questo non cambierebbe le righe 3 e 12, ma a riga 11 non si sa come farla entrare a una festa di compleanno in cui potrebbe non essere gradita perché a riga 25 scoprirà che il suo cane in realtà non è stato investito da quel tizio nominato a riga 15, ma dalla prima persona, quella della riga 2, che l'ha fatto apposta perché lei avava fatto inciampare il nonno nel libro precedente e lui si era rotto il femore e la poveretta aveva dovuto accudirlo per mesi, quindi investirle il cane era anche un po' il minimo, e poi quello stronzo abbaiava sempre tutta la notte... Nel frattempo la persona della riga 17 si è rotta i coglioni di aspettare che tocchi a lei quindi balza a riga 23 e fa un po' di baccano con un tizio conosciuto a una festa a riga 19, scomodando le vecchiette delle righe 24, 25 (moglie di quello che non ha investito il cane) e 26 che non sentono più nulla nonostante gli apparecchi acustici al massimo e si sa che a briscola chiamata, se non senti chiamare, non ci puoi giorcare. Il problema vero però arriva quando le ragazzine delle righe 13 e 14, che si erano infrattate coi pischelli della riga 18, scoprono alla riga 20 che in realtà sono fratelli e cugini in proporzione variabile e scatenano lo sdegno del vicinato alle righe 21 e 22, ma saltando la partita di carte fallita con un balzo felino, alla riga 27 arriva Eric Forrester che agitando suo affascinante ciuffo bianco salva la situazione annunciando a Brooke Logan di essere in realtà suo figlio rapito in culla dopo il parto e cresciuto dalla capre sull'isola di Creta, e tutto finalmente acquista il senso che il pubblico cercava.

La morale è che io non ci ho capito un cazzo come al solito e ne sono uscita più sconfortata di prima quindi dovrei smetterla di fare domande a cui rischio di avere una risposta...

delirio

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