29 gennaio 2008

Insonnia(...?)

Sono questi i momenti in cui ti fai delle domande.
Quando alle tre e un quarto del mattino (in Finlandia c'è un'ora di fuso, nda), con una sveglia che suonerà tra non molto, un test nel pomeriggio e un saggio da studiare nei ritagli di tempo, vaghi solitaria nell'etere, leggi blog di gente che non conosci biasimandoti per la pigrizia che ti impedisce di commentarli, di alcuni riconosci i nomi letti chi sa dove in altre notti come questa, e cerchi di riagganciarti al ricordo che sei sicura, da qualche parte ancora esiste, e in vana attesa di un accenno di sonno, lasci galleggiare la coscienza di te tra le parole, adattandovi umore e senzazioni, come se leggessi di te stessa, e scivoli leggera di link in link alla ricerca di... di... cosa?
Ah, che ne so io.
Checcaz... Beh potresti darmi una mano, già che sei qui.
Non sperarci, sei tu quella che si perde in svolazzi sintattici, io son qui solo perché ho fame.
Abbiamo mangiato primo e secondo a cena, e la cioccolata e i biscotti durante il film.
Ma sono le tre e mezza ormai!
Scordatelo, sto aspettando che mi venga sonno, se mangiamo adesso è finita.
Ehm...
Chi è adesso??
Sarei il Sonno, sarei qui da un pezzo in realtà.
Aspetta il tuo turno, io ho fame!!
Zitta tu. E tu, Sonno, che aspettavi a farti notare?
Non ti bastava il fatto di doverti asciugare gli occhi dopo ogni sbadiglio per riuscire a leggere 'ste baggianate che scrivi?
Touchè. Hai vinto, dormiamo.
Ma io ho FAMEEEEE!!
Ecchpp... va bene, panino e poi dormiamo.

Etichette:

23 gennaio 2008

Ahi, malaka!!

Prima di tutto vi premetto che sono vittima di un "leggero" hangover quindi mi perdonerete se strafalciono un po'.
Posso capire che un hangover in serata suoni quantomeno un po' bizzarro, ma dovete tener presente che i miei ritmi di vita sono scalati di circa 5 ore rispetto alla norma (mia).
Contando che le lezioni sono sempre tutte al pomeriggio, e che ogni sera c'è qualcosa da fare, la mia sveglia è solitamente a mezzogiorno quando va bene, e ovviamente si fa colazione, quella che dovrebbe essere la cena in realtà è il pranzo e quando si torna a casa verso le 3-4 del mattino si ha un sacco fame e si cena. In tutto ciò riesco pure a studiare, tanto che ho già avuto un test e l'ho passato a (quasi) pieni voti.

Restare a casa la sera è pressoché impossibile. Ci sono un sacco di eventi e feste organizzate per noi foresti ogni settimana, e anche quando non abbiamo programmi ci si trova sempre a casa dell'uno o dell'altro a far casino, ché qui continuano a dire che dopo le 11 se fai rumore la gente chiama la polizia ma noi abbiamo aspettato fino alle 3 e nessuno s'è presentato, quindi patate.
Il bello di vivere decentrati (Myllyärvi rulez, Kortepohja sucks!, dove Myllyärvi è il nostro quartiere, e Kortepohja è lo student village) è che qui si concentra il meglio della popolazione straniera, sicché in una sera tipo troverete Stelios (greco) ubriaco di ouzo che lancia palline e clave da giocoliere imprecando in greco, Peter (ungherese) che cerca di stargli dietro sia con l'alcol che con le clavette mentre sbraita a me e Francesca "NO PARLA ITALIANO!", Julia (tedesca) che balbetta in italiano alla Fra (che le risponde balbettando in tedesco), Jen (canadese) che blatera a velocità razzo e tutti annuiscono sorridenti ma non hanno capito un cazzo perché in qualche modo non riesce a cogliere che per noi l'inglese non è così immediato come per lei che è madrelingua, Tom (lituano) che arriva già ubriaco, si ingozza di vodka, e ad un certo punto scompare e in qualche modo è sempre più sobrio di noi, Mikko (finlandese di nascita cresciuto in America ma non ditegli che è americano che si offende a morte) che cerca di insegnarmi il finlandese col suo forte accento del Minnesota e io... beh io bevo birra, sidro, lonkero, balbetto in finlandese e in generale mi beo della mia condizione di exchange student. C'ho l'inglese talmente radicato che parlo in inglese anche quando sono da sola, come l'altra mattina che tornando a casa scivolando sul ghiaccio imprecavo in inglese e mi davo della cretina ad alta voce per questo (ovviamente in inglese).

Per darvi un esempio della mia vita qui, questo è il pre-party a casa di Stelios e Peter (perché ovviamente ci sono i pre-party verso le 8 a casa di qualcuno, i party veri e propri in città da qualche parte rigorosamente dopo le 10, e se il party fa schifo si torna a casa per il post-party, completo di birra e hot chicken legs):



In ordine di apparizione Stelios, Peter, Cathrine, Tom, Julia, Naomi e Fra. Se vi state chiedendo se eravamo già ubriachi la risposta è no. Solo che era il compleanno di Stelios e siamo andati al karaoke coi cappellini di cartone (più tardi lui ne ha fatti coi palloncini, è una mania) e la faccia pasticciata coi pastelli da clown. Qui sotto invece potete vedermi con Mikko, Julia e la Fra con le nostre collanine di bandiere e le consumazioni gratis premio per aver vinto la gara del primo Stammtisch (mega festa a tema due volta al mese):

stammtisch


Ormai sono assuefatta al cibo di qui. Nonostante la mia dispensa sia ben rifornita di pasta Barilla, salsa Mutti e parmigiano Granarolo (dio benedica l'importazione), non passa giorno che non mi ingozzi di hapankorppuja con maksamakkara (dei crackers strani i primi, un patè di prosciutto il secondo) e vari altri cosi difficilmente pronunciabili o descrivibili, ma di indubbio gusto.

Nonostante tutto ancora non mi sono abituata alle stranezze del luogo. Come l'insalata in vaso, per esempio:

insalata

O, peggio, l'innumerevole quantità di passeggini e pance in cui ci si imbatte, e la spaventosa giovane età di coloro che le portano in giro. Vabbè che i finlandesi sembrano tutti dei bambini (Mikko di anni ne ha 27, ma non ne dimostra più di 20 come potete constatare), ma quando una ragazza dimostra 15 anni, mi rifiuto di credere che ne abbia più di 25, soprattutto se la incontro in mensa in università. E' che nella mia concezione della vita l'ottavo mese di gravidanza mal si sposa con un viso da gita delle medie, ma pare che qui vada di moda.

Vi lascio con qualcosa che non posso non condividere con voi. E' un video degli anni '80, finlandese ovviamente, famoso per essere stato etichettato il peggior video musicale di tutti i tempi, vedendolo capirete perché. Io lo trovo esilarante, e se la canzone è patetica, l'unica scusa per il coreografo è che probabilmente, essendo finlandese, era ubriaco.


Etichette: ,

10 gennaio 2008

Dai ghiacci con furore!

Ed è arrivato il momento di raccontare, ormai. Sono qui da dieci giorni praticamente, credo di poter fare un resoconto abbastanza obiettivo.

La Finlandia è come l'avevo sognata, bianca, fredda e bellissima. I colori, quando ci sono, fanno sembrare lo schermo del mio nuovissimo portatile a soli 256 colori. Harri ci aspettava alla stazione, e si è subito rivelato per quello che è: il miglior tutor mai esistito sulla faccia della terra. Ci accompagna dovunque, ci fornisce cartine, orari e informazioni di ogni genere, litiga per noi con i tizi che non parlano inglese, e in generale è sempre pronto a raccoglierci se cadiamo. Metaforicamente, s'intende.
Con la casa l'impatto non è stato dei migliori. Era sporchissima, con lane di polvere in giro, incrostazioni in tutta la cucina, il bagno inutilizzabile. E' stata questa la parte peggiore dell'approccio direi, per il fatto della mancanza del "nido" in cui rifugiarmi, io che nel mio letto trovo momentaneo conforto da qualsiasi cosa. Qui la presenza della mia mezza mela è stata determinante, ci siamo spalleggiate all grande, siamo uscite a meno di mezz'ora dall'arrivo alla volta del supermarket in missione-detersivi e già in serata avevamo reso la casa un poco più vivibile. Piano piano col passare dei giorni abbiamo pulito di fino ogni angolo (compreso togliere dello scarico della doccia un'immane quantità di capelli dell'epoca dell'indipendenza, raccogliere gomitoli di polvere da farci maglioni per i prossimi due anni, e scrostare famiglie di batteri dai mobiletti della cucina) e adesso graze ad un po' di arredo (e a Tiimari, il negozietto del centro che vende cianfrusaglie scontatissime) possiamo a buon diritto chiamarla casa. Anche perché detto tra noi è molto grande e ben organizzata, e a me piace ^^
L'università meriterebbe molte parole, ma ancora i corsi non sono iniziati e anzi al momento l'intera questione scolastica ci crea qualche cruccio, quindi rimanderò ai tempi migliori. Dico soltanto che pur essendo un'università pubblica, ma che dico pubblica, di più, gratuita, è assai più bella dello IULM. E organizzata come neanche un corpo dei marines è, con personale giovane, preparato, e disponibilissimo.

Ah, la Scandinavia.

La mattina mi sveglio con la neve che cade, ci sono improntine di scoiattolo sul mio balcone (perché sì, ho anche un balcone), compro l'insalata nei vasi come fossero primule, saluto le persone dicendo "hei!", dico "kiitos" quando scendo dall'autobus, ho la targhetta col nome sulla porta così il postino può consegnarmi le lettere, guardo il tramonto sul lago ghiacciato, attraverso una piccola quantità di bosco per raggiungere la strada più vicina a casa mia, mi ricordo sempre di mettere il cappello prima di uscire, ho un pipistrello catarifrangente appeso alla giacca, un'agenda in finlandese in borsa, la lavanderia prenotata per domattina, un numero di telefono che inizia con +358 e la rubrica già piena di nomi, diverse persone da vedere stasera e non so chi scegliere.

In sostanza, per chi se lo chiedesse, sto bene :)
E a breve arriveranno anche delle foto che lo dimostrano!

Ps: e non ho mai pianto :)

Etichette: ,

Le mie foto
Nome:
Località: Milano, Italy

photo taker, love maker, coffee drinker, arch user, tree hugger, geek lover.

Powered by 

Blogger



Questo blog non è un essemmesse!